Interrogazione: Area Ex Esso Viale Margherita

Interrogazione: Area Ex Esso Viale Margherita

Con l’erba che cresce risulta ancora più evidente quello che ogni giorno centinaia di studenti e migliaia di vicentini ormai si sono abituati a vedere: quel piccolo, enorme vuoto cittadino che è l’area Ex Esso, quello spiazzo dove una volta sorgeva il relativo benzinaio che aveva costretto Viale Margherita a deviare circondandolo.

Dal 2013 il benzinaio non c’è più: è rimasta solo una lastra di cemento che lentamente l’erba sta ricoprendo. Tutto intorno qualche anno fa sono state messe delle recinzioni da cantiere, più per sicurezza – a quel che si sa e vede – che per un reale avvio di lavori. Oggi quelle reti brenta sono cadute su loro stesse, contribuendo a dare un’immagine di forte degrado.

L’area sorge su un punto particolarmente interessato dal traffico automobilistico ma anche umano. Se infatti si trova praticamente nel raccordo tra circonvallazione interna ed esterna, sorge anche in mezzo tra Centro Storico, scalette di Monte Berico, Università, stadio.

Negli anni più volte si è parlato del destino di quest’area. Si è parlato di costruire un centro polifunzionale, un parcheggio, una piazza. Diversi consiglieri si sono oltretutto fatti sentire: si è trovata traccia di interrogazioni della Consigliera Dovigo (2013) e del Consigliere Cattaneo (2014), nelle quali, entrambi preoccupati per il futuro dell’area, si auspicava l’utilizzo di questa per servizi al cittadino piuttosto di riservare la possibilità di edificare nuove costruzioni.

 

Tutto ciò visto e considerato, SI CHIEDE al sindaco Francesco Rucco:
• di sapere se al momento ci sono accordi o progetti relativi all’area Ex Esso;
• qualora non vi sia alcuna proposta già sul tavolo, di avviare un percorso progettuale che vada a ripensare l’area, magari deviando la strada nel senso di marcia sud-nord (v. immagine), così da collegare lo spazio direttamente al marciapiede, evitando il rischio che sia poco frequentato perché difficilmente accessibile;
• in ogni caso, di evitare la costruzione di edifici e di riservare l’area a servizi per il cittadino.